MINISTERO DELLA CULTURA: BANDO TRANSIZIONE DIGITALE ORGANISMI CULTURALI E CREATIVI

cultura CONFAPICREDIT2

CONTRIBUTI FINO ALL'80% A FONDO PERDUTO

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MINISTERO DELLA CULTURA: BANDO TRANSIZIONE DIGITALE ORGANISMI CULTURALI E CREATIVI

CONTRIBUTI FINO ALL'80% A FONDO PERDUTO

Aggiornamento: bando chiuso dal 1 febbraio 2023.

Il Ministero della Cultura con la presente opportunità intende sostenere imprese ed enti del terzo settore operanti in settori culturali e creativi in progetti di innovazione e transizione digitale, ambientale ed occupazionale.

Il bando prevede un contributo a fondo perduto del 80% fino ad un massimo di € 75.000,00 in regime de minimis e cumulabile con il credito d'imposta Transizione 4.0
Con il nostro supporto potresti quindi recuperare fino al 100% del tuo investimento!

SOGGETTI BENEFICIARI

Sono ammesse alle agevolazioni:
- micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;
- le associazioni non riconosciute;
- le fondazioni;
- le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”;

Devono operare in almeno uno dei seguenti ambiti di attività: musica, audiovisivo e radio, moda, architettura e design, arti visive (inclusa fotografia), spettacolo dal vivo e festival, patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei), artigianato artistico, editoria, libri e letteratura.

Al momento della presentazione della domanda, a pena di inammissibilità, devono possedere inoltre seguenti requisiti:

  • essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
  • risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
  • trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
  • avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (di seguito “Regolamento de minimis”);
  • avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;

I soggetti beneficiari potranno partecipare anche con progetti di rete, in numero minimo di tre e massimo di cinque.
L'eventuale rete dovrà essere formalizzata tramite accordi di partenariato o altre forme contrattuali di collaborazione.

INTERVENTI AMMISSIBILI

I progetti di invesitmento dovranno essere conformi ai principi del DNSH (“non arrecare danno significativo”) ed avere come finalità, almeno uno dei seguenti aspetti:

  • la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
  • la circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
  • la realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
  • la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
  • l’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Gli investimenti ammissibili potranno riguardare:

  • impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  • servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’ordine di riferimento avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa. La perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i beni pluriennali oggetto di finanziamento e attestare la congruità del prezzo;
  • opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di investimento ammissibile (investimento e capitale circolante), per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali alla realizzazione del progetto di digitalizzazione, che saranno riclassificati nella prima voce del rpesente elenco;
  • spese per capitale circolante, fino al limite massimo del 20% del progetto di investimento ammissibile, purché strettamente funzionali al progetto finanziato:
    a. materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo, purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
    b. utenze relative all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
    c. canoni di locazione relativi all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
    d. prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto finanziato non rientranti direttamente nelle spese per servizi specialistici, ma comunque connessi ad esigenze derivanti dalla realizzazione del progetto;
    e. nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto pari all'80% dell'investimento rendicontato ammissibile per la realizzazione del progetto.

Il limite massimo del contributo è pari a € 75.000,00 corrispondenti a un investimento rendicontato e ammesso pari o superiore a € 100.000,00.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE

Le domande saranno valutate sulla base di procedura valutativa a graduatoria. NON si tratta di un click day!

CONTATTACI O CHIAMACI ALLO 049 8072273 E PREDISPONI CON NOI IL TUO PROGETTO

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