Rivoluzione rating del Fondo di Garanzia per le PMI
01 Mar 2019
Approvato con decreto del MISE il nuovo sistema di rating del Fondo di garanzia per le PMI che entrerà in vigore dal 15 marzo 2019. La garanzia pubblica che facilita l'accesso al credito delle PMI e dei Professionisti, viene ora modulata attraverso l’attribuzione di una probabilità di inadempimento e il collocamento in una delle classi di valutazione.
Il Fondo di Garanzia per le PMI
Il Fondo di garanzia per le PMI è lo strumento che favorisce l’accesso alle fonti finanziarie mediante la concessione di una garanzia o di una controgaranzia pubblica che si affianca e si sostituisce alle garanzie reali prestate dalle imprese. Rivolgendosi al Fondo centrale di Garanzia l’impresa può ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive sugli importi garantiti dal Fondo. Le operazioni finanziarie ammesse possono essere sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti
A seconda della natura del soggetto che si rivolge al Fondo Centrale di Garanzia, per richiedere che l’operazione di erogazione del credito verso una PMI sia assistita dalla garanzia del Fondo, esistono diverse modalità di intervento:
a) garanzia diretta, su richiesta dei soggetti finanziatori, anche in qualità di capofila di pool di soggetti finanziatori;
b) riassicurazione e controgaranzia, su richiesta dei soggetti garanti, anche in qualità di capofila di pool di soggetti garanti.
L’intervento del Fondo, nelle Regioni Abruzzo, Marche e Toscana, è limitato alle sole riassicurazione e controgaranzia.
Il nuovo modello: soggetti ammessi ed esclusioni
Il nuovo modello prevede una valutazione del merito di credito da parte del Gestore del Fondo.
Tale modello non viene applicato e pertanto non verrà effettuata la valutazione del merito di credito da parte del Gestore del Fondo nel caso di start up innovative o incubatori certificati, oppure per microcredito, operazioni finanziarie di importo ridotto o a rischio tripartito.
Il Fondo Centrale di Garanzia non interviene nel rapporto tra Banca/Impresa e quindi i tassi di interesse, le condizioni di rimborso, l'eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta dal Fondo sono stabiliti attraverso la libera contrattazione tra le Banche e le Imprese. Invece, ma solo nel caso in cui l'impresa si avvalga dell'intermediazione di un Soggetto Garante, un Confidi, tali parametri sono previamente determinati dalle convenzioni in essere tra le Banche ed il Confidi.
Il nuovo modello: misure massime di copertura
Misure massime di copertura della garanzia diretta (click per ingrandire)
Misure massime di copertura della riassicurazione e controgaranzia (click per ingrandire)
Il nuovo modello: fasce di rating
La valutazione del merito di credito delle imprese viene effettuata attraverso l’attribuzione di una probabilità di inadempimento, nonché attraverso il collocamento in una delle classi di valutazione che compongono la scala di valutazione.
Il modello di valutazione presenta una struttura modulare composta da due aree informative e da un blocco informativo:
a) modulo economico - finanziario: fornisce una misura predittiva del profilo di rischio patrimoniale, economico e finanziario;
b) modulo andamentale: fornisce una misura predittiva del profilo di rischio di credito, approfondendo la dinamica dei rapporti intrattenuti con le istituzioni finanziarie a livello di sistema;
c) blocco informativo: valuta la presenza di atti ed eventi pregiudizievoli a carico del soggetto beneficiario finale e dei soci.
La valutazione finale del merito di credito del soggetto beneficiario finale è il risultato dell’analisi congiunta dei dati contenuti nei due moduli nonché degli eventuali eventi pregiudizievoli e/o procedure concorsuali registrati.
Fasce di valutazione |
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Prima fascia: Sicurezza |
raggruppa le imprese con una probabilità di inadempimento fino allo 0.12%, ovvero con un rischio di credito estremamente ridotto. |
Seconda fascia: Solvibilità |
raggruppa le imprese con una probabilità di inadempimento fino all'1.02% e riguarda le aziende con un rischio di credito contenuto. |
Terza fascia: Vulnerabilità |
raggruppa le imprese con una probabilità di inadempimento fino al 3.62% e riguarda le aziende con un rischio di credito accettabile. |
Quarta fascia: Pericolosità |
raggruppa le imprese con elementi di fragilità ed una probabilità di inadempimento fino al 9,43%. |
Quinta fascia: Rischiosità |
raggruppa le imprese con una probabilità di inadempimento superiore al 9.43% e con un rischio di credito estremamente elevato. |
Operazioni finanziarie a rischio tripartito
Il rischio tripartito si applica per operazioni di importo non superiore a 120 mila € e che non prevedono l'acquisizione di garanzie reali, bancarie o assicurative.
In questo caso il rischio dell'operazione è ripartito come segue:
- 33% quota rischio banca
- 67% quota rischio garante (p.es. Confidi)
Sulla quota di rischio del garante il Fondo di garanzia copre il 50% del rischio in riassicurazione, ad esempio qualora il Confidi liquidasse la perdita, al 100% in controgaranzia, cioè se l'impresa e anche il garante non fossero in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.