60 mila € ad azienda per le Fiere internazionali
03 Nov 2019
Stanziati 5 milioni di euro per il 2020 a favore delle PMI. In attesa di pubblicazione il decreto attuativo che definisce le modalità di ottenimento del bonus fiscale.
Il Decreto Crescita (D.L. 34/2019) ha istituito per il periodo d’imposta in corso, un credito d’imposta per le piccole e medie imprese, esistenti alla data del 1° gennaio 2019, che partecipano a fiere internazionali.
Il fine dell’agevolazione in esame è quello di contribuire a rafforzare la visibilità e la qualità delle politiche di internazionalizzazione adottate dalle PMI italiane, mediante il riconoscimento di un credito d’imposta nella misura del 30% delle spese sostenute e fino ad un massimo di 60.000 euro.
Sono agevolabili tutte le spese sostenute per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali di settore svolte in Italia ed all'estero. A titolo meramente esemplificativo, sono agevolabili i costi sostenuti per l’affitto e l’allestimento degli spazi espositivi, gli investimenti pubblicitari, promozionali e di comunicazione effettuati per la partecipazione all'evento fieristico.
Il bonus fiere, sarà fruibile esclusivamente in compensazione (con modello F24) e secondo le modalità stabilite dall'articolo 17 D.lgs. 241/1997. Per poter accedere al credito d’imposta, occorrerà presentare telematicamente un’istanza e rileverà l’ordine cronologico di presentazione delle relative domande fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
Considerando, dunque, che i primi ad inviare l’istanza avranno la possibilità di fruire del bonus nella misura piena, si suggerisce di raccogliere e fascicolare sin da ora, la documentazione probante la spettanza del credito (contratti, fatture, documentazione probante il pagamento degli importi addebitati per le prestazioni richieste ecc.) in modo da poter provvedere al tempestivo invio della domanda.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con apposito decreto delineerà le disposizioni attuative dell’agevolazione entrando nel dettaglio della natura delle spese agevolabili e tratteggiando in definitiva, le modalità di compilazione e di invio delle istanze.
Restano fermi i poteri di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate che, accertata l’indebita fruizione del credito d’imposta, ne darà comunicazione al Mise, il quale provvederà al recupero del relativo importo, oltre interessi e sanzioni.
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